Bologna, 4 marzo 2024 – Zilli, ma chi era per lei Lucio Dalla?
"Qualcosa che è nel dna di tutti noi". Nina Zilli fa fatica a trattenere la commozione, mentre parla di uno degli artisti che "più l’hanno ispirata nella propria carriera". Si schiarisce la voce, riprende in mano la carica che la contraddistingue, e ripete: "Lucio è una persona speciale".
Brano preferito, tra la galassia sconfinata di successi?
"Forse ‘Anna e Marco’, oppure ‘Stella di Mare’: non saprei davvero. Io farei un ‘Best of’ e farei partire la playlist con questi due brani. Credo però che la prima canzone che abbia sentito in vita mia fosse ‘Caro amico ti scrivo’. Ero piccola e la chiamavo ancora così. Erano tempi analogici, non sempre si vedeva e si sentiva tutto come oggi".
Cosa l’ha colpita di più?
"La voce: pazzesca. Mi suscitava tantissime emozioni. E allora mi giravo e chiedevo a mia madre le cose che non capivo. Lei, di tutta risposta, a volte non sapeva nemmeno come spiegare la poetica di Lucio"...